Anatocismo Bancario: quali sono i presupposti e i tempi di prescrizione.
L’Anatocismo nel contratto di conto corrente: di cosa si tratta, come si evidenzia, e quando si prescrive.
Abbiamo già visto nel precedente articolo che l’anatocismo bancario rappresenta quella pratica che si riferisce alla capitalizzazione degli interessi; sostanzialmente il pagamento di interessi sugli interessi maturati. Per essere ancor più chiari, il debitore vedrà sommarsi gli interessi maturati nel periodo sul capitale ottenuto in prestito e, quindi, pagherà, nel periodo successivo, interessi su un valore più alto, rispetto al solo capitale perché aumentato, appunto, degli interessi già maturati.
Anatocismo Bancario: di cosa si tratta nello specifico
Praticato dalle Banche particolarmente nei contratti di fido, l’anatocismo determina un costo per interessi superiore al dovuto poiché, come detto costringe, subdolamente, il debitore a pagare interessi non dovuti. Capitalizzando, infatti, trimestralmente anziché annualmente gli interessi sul debito, nel successivo trimestre si pagheranno interessi anche sugli interessi pagati; il risultato finale sarà che il costo del debito contratto risulterà più alto di quello concordato.
Come si evidenzia?
Per evidenziare la pratica dell’anatocismo, pratica diffusissima, è necessario l’ausilio di specialisti in analisi matematica e finanziaria. Dovranno essere esaminate tutte le scritture contabili del conto corrente, dal contratto di affidamento agli estratti conto scalari e per tutto il periodo da prendere in esame; sostanzialmente per tutta la vita del conto corrente medesimo. L’assistenza degli esperti si rende ancor più necessaria poiché la normativa in materia ha subito, nel tempo, varie modifiche e, quindi, essendo il contratto di conto corrente un rapporto che, generalmente, si protrae per molti anni, va verificato tenendo conto della legislazione vigente in ogni periodo.
Quando si prescrive?
Come tutti i contratti di tipo bancario e finanziario, la prescrizione avviene allo scadere del decimo anno successivo alla data di estinzione del contratto medesimo. Quindi non dieci anni dall’apertura del rapporto di conto corrente ma dieci anni dopo la chiusura. Vuol dire che, ad esempio, un conto corrente aperto negli anni 90 ed ancora in essere potrà essere totalmente oggetto di analisi.