L’anatocismo degli interessi passivi sul conto corrente
Le novità sull’anatocismo degli interessi passivi: quali rischi per i conti correnti in rosso e come recuperare le perdite.
L’anatocismo degli interessi passivi rappresenta una delle anomalie più subdole nascoste nei contratti bancari. Per capire se gli interessi sono stati applicati in maniera illecita, è indispensabile sapere come si calcolano gli interessi sul conto corrente e quando devono essere pagati, anche alla luce dell’introduzione dei nuovi criteri di contabilizzazione degli interessi.
Anatocismo e calcolo degli interessi
Abbiamo già approfondito cos’è l’anatocismo e di come sia basato su un conteggio errato degli interessi, ovvero sulla capitalizzazione degli interessi già maturati e di quelli non pagati, che trasformati in capitale generano a loro volta ulteriori interessi. Il correntista si trova così a dover pagare interessi supplementari non dovuti, calcolati su quelli già computati o ancora a venire. Ma con la riforma introdotta dal decreto legge n. 18/2016, per i correntisti sono emerse anche alcune importanti novità: il divieto di capitalizzazione non si applica più né agli interessi di mora, né agli interessi maturati su saldi passivi di conto corrente. Vediamo cosa significa.
L’anatocismo sugli interessi passivi bancari
I nuovi criteri di contabilizzazione degli interessi riguardano in particolare le aperture di credito in conto corrente e sconfinamento extra-fido (ovvero i conti scoperti oltre i limiti del fido o non affidati). In questi casi, il correntista moroso dovrà corrispondere anche gli interessi passivi generati nell'ambito degli scoperti nel corso dell’anno. Ed è proprio su questi interessi che le nuove disposizioni hanno di fatto dato il via libera all’applicazione dell’anatocismo. In caso di conto in negativo, infatti, se si decide di far addebitare sul conto corrente gli interessi passivi, la somma dovuta a titolo di interessi si sommerà al capitale producendo a sua volta ulteriori interessi.
A chi rivolgersi per la verifica degli interessi anatocistici
In definitiva, se la riforma del 2016 ha ridotto gli ambiti di disciplina della capitalizzazione trimestrale degli interessi passivi sui conti correnti in rosso, l’anatocismo resta una prassi da cui guardarsi per chi ha in essere rapporti bancari di lungo corso, tanto più che un’azione per recuperare gli interessi illegittimi può essere avviata entro 10 anni dalla chiusura del rapporto, a prescindere dall'anno di apertura del contratto. Per il recupero delle perdite sui conti correnti chiusi fino a 10 anni fa, quindi, potete rivolgervi agli specialisti in diritto bancario e finanziario della GMB Finance, in grado di calcolare gli interessi illegittimi che è possibile contestare alla banca e avviare tutte le azioni necessarie per recuperare le somme non dovute.