Anatocismo post 1 gennaio 2017: come funziona e cosa è cambiato.
Nuove regole sull'anatocismo bancario: cosa comporta per le aziende e come varia l’addebito degli interessi passivi
Come già segnalato in precedenti approfondimenti, l’anatocismo è la pratica che si riferisce alla capitalizzazione degli interessi. Gli interessi pagati, quindi, si sommano all’importo dovuto generando nuovi interessi.
Le nuove regole in tema di anatocismo
L’anatocismo è vietato per tutte le operazioni bancarie; non sono, invece, cambiate le regole riguardo gli interessi di mora per i quali si fa riferimento a quanto stabilito dalle norme del codice civile e dal contratto sottoscritto tra le parti. In particolare sono state ben definite le regole che disciplinano la produzione di interessi nei rapporti di conto corrente e, più precisamente ed in sintesi:
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Gli interessi passivi maturati non possono produrre altri interessi.
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Il periodo di conteggio degli interessi passivi non può essere inferiore all’anno ed il termine per il calcolo è fissato al 31 dicembre di ogni anno. Quindi non è più ammesso il calcolo trimestrale.
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Gli interessi sono calcolati al 31 dicembre anche nel caso dei contratti stipulati in corso d’anno e, comunque, al termine del rapporto.
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Gli interessi passivi, calcolati al 31 dicembre, non sono comunque dovuti a quella data ma al 1° marzo dell’anno successivo alla loro maturazione.
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Gli interessi passivi ed attivi devono essere calcolati, come già da regole in vigore, con la stessa periodicità.
Le modalità di pagamento degli interessi passivi[1]
Abbiamo già visto che quando un cliente prosegue nel rapporto di conto corrente, gli interessi maturati al 31/12 devono essere pagati il primo marzo dell’anno successivo e le banche devono inviare una comunicazione scritta della quantificazione degli interessi da pagare trenta giorni prima rispetto alla scadenza di pagamento. È importante valutare attentamente la modalità con cui si vogliono pagare gli interessi passivi avendo a disposizione tre scelte: 1) pagare subito il debito da interessi, in contanti o con bonifico da altro conto, evitando qualsiasi forma di capitalizzazione, 2) pagare con addebito sullo stesso conto quindi, sostanzialmente, capitalizzando gli interessi con relativo aumento del debito totale. 3) concordare con la banca, sottoscrivendo apposita clausola contrattuale, che le entrate su quel conto vengano impiegate per estinguere il debito da interessi.
Fondamentale è leggere attentamente le comunicazioni ricevute dalla banca perché il cliente che non paga gli interessi passivi alla scadenza prevista diventa inadempiente con la conseguenza di vedersi segnalato in centrale rischi.
Come recuperare gli interessi anatocistici
Dal 1° gennaio del 2017 l’anatocismo è vietato, ma nel corso degli anni è stata una prassi largamente diffusa e praticata da tutti gli istituti bancari d’Italia, per tanto converrà sempre far verificare ad esperti del settore i propri conti correnti affidati soprattutto se questi sono in vita da molti anni. La prescrizione è decennale dalla chiusura del conto, per cui è possibile analizzare e recuperare gli interessi illegittimi anche per conti correnti aperti negli anni 70 o 80, e chiusi non più di 10 anni fa!
[1] Fonte: Banca d’Italia