27.07.2017

L’Arbitro Bancario Finanziario: cos'è, perché conviene e come funziona

Cos'è l’Arbitro Bancario Finanziario (ABF), perché conviene e come funziona: scopriamo meglio questo sistema di risoluzione stragiudiziale delle controversie.

arbitro bancario finanziario cos'èLa  risoluzione delle controversie tra i risparmiatori e gli intermediari finanziari – che riguardano operazioni e servizi bancari e finanziari come quelle relative ai prestiti personali o alle cessioni del quinto – comporta l’avvio di procedure giudiziali complesse, molto lunghe e generalmente particolarmente esose per chi è costretto a sostenerle. Una alternative più semplice, rapida ed economica rispetto al ricorso al giudice è rappresentata dai ricorsi all'Arbitro Bancario Finanziario (ABF). Scopriamo cos’è e come funziona questo sistema di risoluzione delle liti.
 

Che cosa è l’Arbitro Bancario Finanziario (ABF)

L'Arbitro Bancario Finanziario (o ABF) è un organismo, indipendente e imparziale, finalizzato alla risoluzione stragiudiziale delle controversie (ovvero basata su una mediazione non giudiziaria) tra i clienti e le banche o gli altri intermediari finanziari. Questo sistema di risoluzione delle liti in ambito finanziario è uno strumento relativamente nuovo, introdotto dalla legge 28 dicembre 2005 n. 262, che opera in seno alla Banca D’Italia attraverso diversi collegi giudicanti, attivi nelle città di Bari, Bologna, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Torino.
 

Cosa si può contestare davanti all’Arbitro Bancario Finanziario

Tutti coloro che hanno avviato una controversia contro gli istituti finanziari possono rivolgersi all’Arbitro Bancario Finanziario per la risoluzione della lite, ma ci sono alcune limitazioni. È bene tenere presente, infatti, che è possibile richiedere l’intervento dell’Arbitro Bancario Finanziario solo sui casi relativi a operazioni e servizi bancari su conti correnti, mutui, prestiti, e cessioni del quinto di valore non superiore ai 100.000 euro. L’ABF sarà quindi competente su tutte le controversie relative a pagamenti o al mancato rispetto di diritti o di obblighi bancari che coinvolgono gli intermediari finanziari che aderiscono agli albi della Banca d’Italia. Inoltre, non ci si può rivolgere all’ABF per tutte le controversie anteriori al 1° gennaio 2009 né per tutte quelle controversie per cui è già in corso un procedimento giudiziale o un procedimento di esecuzione forzata o di ingiunzione.
 

Perché conviene rivolgersi all’Arbitro Bancario Finanziario

Il vantaggio di rivolgersi all’Arbitro Bancario Finanziario è quello di evitare le lunghe e complesse procedure richieste dai procedimento giudiziali. Rispetto ai ricorsi dinanzi al Tribunale, infatti, le decisioni dell’ABF avvengono in tempi molto più rapidi, entro 60 giorni dalle controdeduzioni dell’intermediario. Inoltre, il ricorso all’ABF richiede costi minimi per le spese della procedura, e non richiede l'assistenza specifica di un avvocato. Naturalmente, però, per il ricorso all’ Arbitro Bancario Finanziario è sempre consigliata l’assistenza di esperti in diritto bancario e finanziario, quali i legali di GMB Finance, in grado di assistere in ogni passo necessario all’avvio del ricorso all’ABF e risolvere efficacemente la procedura.

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