Pignoramento in corso: come bloccare il procedimento e trovare un accordo bonario
La perizia tecnica finanziaria quale strumento per bloccare il pignoramento della banca
Il mutuo è un contratto di finanziamento a medio-lungo termine ed è detto ipotecario quando la banca iscrive ipoteca su un immobile che, dunque, diventa la garanzia reale del prestito.
In caso di mancato pagamento delle rate concordate la banca può far decadere dal beneficio del termine il debitore ed intimarlo a saldare l’intero capitale residuo del mutuo, oltre agli interessi di mora, gli scaduti e alle spese legali. Se il debitore non paga quanto richiesto dalla banca allora quest’ultima avvierà tutte le azioni necessarie per il recupero forzoso del suo credito, azionando il pignoramento e vendendo all’asta l’immobile a garanzia.
Che cosa è il pignoramento
Con il pignoramento, infatti, si da inizio al processo di espropriazione forzata dell’immobile: il pignoramento è un atto esecutivo che permette al creditore di vincolare l’immobile ipotecato al soddisfacimento del proprio diritto di credito. Durante questo frangente il debitore può continuare a disporre materialmente dell’immobile, e quindi può continuare a vivere nella propria casa, ma deve astenersi da qualunque atto che possa sottrarre l’immobile ipotecato alla garanzia del credito della banca.
Come bloccare il pignoramento della banca
Nel momento in cui si riceve un atto di pignoramento il debitore deve contattare tempestivamente degli specialisti nella negoziazione bancaria e nella gestione dei mutui incagliati al fine di intraprendere una strategia personalizzata volta a ottenere un accordo con la banca, che tenga conto delle proprie esigenze, delle reali possibilità, e delle effettive capacità di rimborso. Molto spesso può essere utile anche effettuare un controllo del contratto di mutuo, attraverso una perizia tecnica – finanziaria, al fine di verificare la presenza di anomalie o irregolarità, così da contestare gli importi richiesti dalla banca ed ottenere una riduzione del saldo debitore, oltre che guadagnare tempo utile per definire una migliore risoluzione della controversia. Le soluzioni percorribili in questi casi prevedono un accordo di saldo a stralcio con la banca, laddove il debitore disponga di una somma tale da poter effettuare uno stralcio del debito, o un piano di rientro rateizzato.