Canoni insoluti nel contratto di leasing: come evitare la risoluzione del contratto
Come guadagnare tempo con la banca per evitare la perdita del bene oggetto di leasing in caso di canoni insoluti.
Il contratto di leasing è un contratto che consente all’utilizzatore di poter usufruire di un bene dietro pagamento di un canone periodico e acquisirne, col pagamento del valore di riscatto previsto, la proprietà; l’utilizzatore può anche scegliere di non riscattare il bene restituendolo, a fine locazione, al concedente. Il contratto di leasing è, quindi, la combinazione di due istituti, il contratto di locazione (art. 1571 c.c.) e la vendita con patto di riservato dominio (art. 1523 c.c.).
Cosa succede se non si pagano i canoni del leasing
Se l’utilizzatore non paga regolarmente i canoni del contratto di leasing la banca, dopo aver applicato gli interessi di mora, potrebbe risolvere il contratto ed invocare la decadenza dal beneficio del termine. Qualora l’utilizzatore non provvedesse al pagamento di quanto richiesto l’Istituto potrà notificare un decreto ingiuntivo per ottenere un titolo esecutivo, con la conseguenza della perdita dell’utilizzo del bene.
La perdita del bene potrebbe inficiare la capacità produttiva dell’utilizzatore: si pensi ad esempio ad un macchinario produttivo per un’impresa o al capannone stesso la cui perdita potrebbe mettere in crisi la sopravvivenza dell’attività. In aggiunta, in caso di risoluzione del contratto, oltre alla perdita del bene locato, all’utilizzatore resta l’onere di pagare i canoni scaduti e non pagati, con relative more nonché pagare i canoni futuri in linea capitale compreso tutti i costi sostenuti per il recupero, la stima, la conservazione e la vendita del bene.
Come guadagnare tempo per evitare la risoluzione
Al primo canone impagato, o anche solo pagato in ritardo, è fondamentale rivolgersi ad esperti in analisi e negoziazione bancaria. La difficoltà di pagare alla scadenza, infatti, è un serio campanello d’allarme che segnala l’entrata in crisi delle attività aziendali. Si renderà molto utile, quindi, avviare una Due Diligence per avere un quadro completo della situazione aziendale e, parallelamente, analizzare a fondo il contratto di leasing incagliato, insieme a tutti gli altri rapporti bancari, sia in essere che estinti, alla ricerca di possibili irregolarità contestabili. Una Due Diligence redatta da mani esperte e l’analisi della contrattualistica bancaria consentirà di affrontare la situazione di crisi nel migliore dei modi e, inoltre, l’evidenziazione delle irregolarità contrattuali potrà consentire di rivedere gli importi dovuti alla banca e ottenere tempo utile per una ristrutturazione senza indebolire la gestione tipica dell’azienda.
Le irregolarità riscontrabili nei contratti di leasing
In Italia la Corte di Appello e Cassazione si è pronunciata più volte a favore dei clienti che avevano sottoscritto leasing illegittimi. Le costanti anomalie che si riscontrano sono dovute all’applicazione di tassi usurari, e alla mancata o inesatta indicazione del Tasso Leasing (Tasso Interno di Attualizzazione). Se un contratto di leasing riporta un Tasso Interno di Attualizzazione inferiore a quello reale, si fornisce una informazione alterata e distorta al cliente, dal momento che nella realtà sta sottoscrivendo un contratto con un tasso più alto rispetto a quello indicato nel contratto. In base all'art. 117 T.U.B., commi 6 e 7, qualora l’intermediario indichi un tasso più sfavorevole di quello pubblicizzato sul contratto, la clausola è nulla e il cliente può rimborsare l'intero leasing ai tassi BOT dell’epoca, con un costo quindi generalmente inferiore del 70%-80%. Anche la sentenza del 16 aprile del 2018 della Corte di Appello di Torino conferma chiaramente che in tale caso si concretizza una violazione dell’art. 117 del T.U.B. e che quindi la sanzione prevista deve essere quella indicata dai comi 6 e 7.
In tutti questi casi la perizia tecnica sul contratto di leasing può essere lo strumento più idoneo per concludere una trattativa con la banca oppure il mezzo da utilizzare per opporsi ad un decreto ingiunto, anche provvisoriamente esecutivo, qualora vi sia l’incertezza del credito della Banca. Se si presentano queste situazioni, GMB Finance può riuscire a:
- proteggere legalmente il tuo patrimonio;
- trovare un accordo con la tua banca;
- ristrutturare il debito con dei canoni più adeguati;
- rimettere in bonis il tuo contratto per evitare segnalazioni in centrale di rischi.