Canoni del leasing non pagati: cosa può fare la banca
I vari scenari che si possono presentare in caso di inadempienza dell’utilizzatore nel contratto di leasing
Abbiamo già visto che il contratto di leasing è uno strumento finanziario che consente all’utilizzatore di poter usufruire, dietro pagamento di un canone periodico, di un bene e acquisirne la proprietà al termine del contratto previo il pagamento del valore di riscatto previsto; ovviamente l’utilizzatore può anche scegliere di non riscattare il bene alla fine del contratto e restituirlo. Il contratto di leasing, quindi, è la combinazione di due istituti, il contratto di locazione (art. 1571 c.c.) e la vendita con patto di riservato dominio (art. 1523 c.c.).
Risoluzione del contratto per inadempienza dell’utilizzatore
Può accadere che l’utilizzatore non rispetti il contratto sottoscritto omettendo il pagamento di una o più rate rischiando, così, la risoluzione del contratto (su questo punto va fatta distinzione tra leasing mobiliare e immobiliare, infatti per risolvere il secondo è necessario che le rate impagate siano almeno pari a sei canoni mensili o due trimestrali, anche non consecutivi, invece, per il primo, le rate debbono essere almeno quattro; L. 124 del 4/8/2017). Se le condizioni per la risoluzione sono soddisfatte, il concedente (la società di leasing) può risolvere il contratto e, all’utilizzatore, resta l’onere di a) pagare i canoni scaduti e non pagati e le relative penali, b) pagare i canoni futuri in linea capitale compreso tutti i costi sostenuti per il recupero, la stima, la conservazione e la vendita del bene, c) restituire il bene.
Come comportarsi se inadempienti?
Non essendo, l’utilizzatore, proprietario del bene, la restituzione dello stesso potrebbe inficiare la sua capacità di produrre reddito (si pensi ad es. all’acquisto di un macchinario inserito in una linea produttiva) quindi sarebbe necessario intervenire ancor prima che si verifichi l’inadempienza. L’intervento passa per la verifica della correttezza contrattuale del leasing sottoscritto per poi aprire un tavolo di trattative, con la società di leasing, al fine di ottenere una revisione dei canoni se non un saldo e stralcio della posizione mantenendo l’uso del bene.
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