Cessioni del quinto irregolari: ecco quali criticità si riscontrano
Tutte le anomalie legate alle cessioni del quinto irregolari: scopriamo a cosa fare attenzione e come difendersi dai rischi di questo finanziamento.
La cessione del quinto è una delle forme di finanziamento più diffusi negli ultimi anni per il pagamento delle rate di un prestito o di altri obblighi di natura finanziaria. Oltre a costituire una delle poche modalità, per i cattivi pagatori o protestati, di ottenere un finanziamento, il sistema della rata costante - addebitata direttamente sullo stipendio o sulla pensione - e a tasso fisso e agevolato, tipico della cessione del quinto, rende questo prestito personale particolarmente semplice e comodo. Ma anche questo sistema di finanziamento non è esente da rischi e irregolarità, al quale è bene fare attenzione per non rischiare di pagare somme non dovute. Scopriamo, allora, quali criticità si riscontrano nelle cessioni del quinto irregolari.
Tassi usurari
Come per qualsiasi forma di finanziamento, anche per le cessioni del quinto è opportuno controllare il superamento del tasso soglia usura. Malgrado la cessione del quinto sia una delle forme di finanziamento più sicura per gli istituti di credito – grazie ad una polizza assicurativa in caso di morte o ai vincoli sul TFR in caso di interruzione del rapporto di lavoro – e nonostante sia studiata proprio per le fasce deboli come pensionati e cattivi pagatori o protestati, i tassi effettivamente applicati dalla banca possono essere superiori a quelli previsti dalla normativa sull’usura. Il motivo è proprio il costo delle commissioni e di tutti gli altri oneri connessi all’erogazione del credito, come il costo della polizza assicurativa, che spesso non vengono inserite nel calcolo del T.E.G.
Pubblicità ingannevole
Un’altra anomalia tipica delle cessioni del quinto irregolari si lega a doppio filo alla reale differenza tra quanto viene pubblicizzato e le reali spese di questa tipologia di prestito. Andando più a fondo, quello che capita due casi su tre è che l’istituto pubblicizzi un TAEG più basso rispetto a quello reale, creando l’illusione di una convenienza nei consumatori, che poi si sostanzia in un costo totale del finanziamento più alto di quello indicato. Un comportamento che rientra in una delle anomalie bancarie più diffuse, quella della pubblicità ingannevole.
Ratei non goduti
Un’ultima anomalia molto diffusa che rende irregolari alcune cessioni del quinto è quella legata alla estinzione anticipata. Se infatti il finanziamento viene estinto in anticipo rispetto alla scadenza prevista dal contratto o viene rinegoziato più volte nel tempo, come capita molto spesso per questa particolare tipologia di prestiti, il contraente ha diritto al rimborso di alcune spese sostenute anticipatamente e non decurtate integralmente, come le commissioni di intermediazione e le spese assicurative. Gli oneri non goduti, o ratei, consistono in particolare negli interessi relativi al periodo di rateizzazione non goduto.
A chi affidarsi per richiedere il rimborso
Naturalmente, nel caso si verifichino queste e altre anomalie nelle cessioni del quinto irregolari, è sempre possibile richiedere ed ottenere il rimborso delle spese non previste. La valutazione dell’ammontare effettivo del rimborso deve essere valutata con cura: per questo, occorre affidarsi ad analisti finanziari e legali specializzati in diritto bancario e finanziario per una analisi specifica del contratto di finanziamento e determinare la fattibilità e l’entità del possibile rimborso.