Conti correnti aziendali in rosso: come sanare la situazione
Cosa succede se la banca chiede il rientro del fido all’azienda e come poter sanare la situazione.
Il conto corrente aziendale è utilizzato per la gestione quotidiana della cassa; bonifici a fornitori, incassi, pagamenti imposte e tasse, stipendi etc. Gli istituti bancari, a certe condizioni, concedono alle aziende un fido sul conto corrente, in sostanza un importo utilizzabile dall’azienda per le proprie esigenze di cassa. Ovviamente l’uso del fido ha un costo, gli interessi sugli importi utilizzati nel tempo e altri costi connessi.
I limiti del fido.
L’affidamento in conto corrente, anzidetto “fido”, è concesso alle condizioni stabilite dal contratto che si sottoscrive e, diversamente dai prestiti con piano di ammortamento stabilito, è soggetto a revoca; vuol dire che la banca può, nelle more degli accordi contrattuali e nei termini di legge, richiedere in qualsiasi momento il rientro, quindi l’azzeramento del debito col pagamento dei costi connessi.
Che succede se la banca chiede il rientro del fido?
Il ricevimento della richiesta di rientro espone l’azienda ad una serie di difficoltà che vanno dalla ridotta capacità di gestire la cassa fino a quella di reperire gli importi necessari al rientro nonché alle segnalazioni in Centrale Rischi per sofferenza. Di fondamentale importanza, quindi, è organizzare i conti aziendali alle prime avvisaglie così da anticipare le mosse della banca.
Come contrastare la richiesta di rientro?
La prima cosa da fare è, sicuramente, prendere tempo e non firmare piani di rientro senza aver prima consultato esperti in diritto bancario e in gestione delle crisi. Questo perché va assolutamente analizzato in tutte le sue parti il contratto di fido, le condizioni che hanno portato alla richiesta di rientro (potrebbero non essere legittime) e il valore e le motivazioni degli importi richiesti. Si potrebbero, infatti, evidenziare delle irregolarità, dall’anatocismo alle commissioni, che potrebbero abbattere di molto il dovuto se non, addirittura, passare da una situazione debitoria ad una creditoria. La difficoltà dell’analisi dei contratti, il dover rivedere e ricalcolare tutte le spese e gli interessi pagati impone, come detto, l’assistenza da parte di esperti del settore; non è attività “fai da te”.
La GMB FINANCE redige da anni perizie tecnico legali sui contratti di conto corrente affidati e affianca i clienti nel dialogo con la banca, per addivenire ad una soluzione bonaria in caso di richieste di rientro.