Cosa differenzia l’anatocismo dall’usura.
Anatocismo bancario – GMB Finance ti aiuta a difenderti dai reati commessi dagli istituti bancari e ad avere il giusto rimborso per i tassi pagati ingiustamente.
Le espressioni anatocismo ed usura molte volte vengono confuse, infatti si pensa che siano termini molto similari ma in realtà si tratta di due reati giuridici differenti. Per poter offrire un quadro più chiaro su quale sia la differenza tra anatocismo e usura è giusto analizzare le due figure giuridiche, sia sulla loro origine e sia sulla loro applicazione, e poi compararle.
L’anatocismo viene collocato e disciplinato dall’articolo 1.283 del codice civile, l’origine del vocabolo si può evincere dalla sua etimologia; infatti, “ana” sta per nuovo e “tokismós” sta per usura o interesse, quindi tradotto parola per parola significa “nuovo interesse”.
Per quando riguarda la Legge, l’anatocismo rappresenta la situazione in cui la banca, quando possiede un credito insoluto, calcola per una seconda volta gli interessi applicati sul prestito. L’istituto bancario utilizza una specie di “capitalizzazione degli interessi”, in modo da poter applicare altri interessi, detti inter composti, agli interessi cessati o non saldati, così da ingrandire ancora di più l’ammontare del prestito originario.
Questa procedura è consentita solo in tre diversi casi: il primo caso riguarda quando gli interessi supplementari sono la conseguenza di una richiesta giudiziale ancora in corso, come può essere ad esempio il decreto ingiuntivo.
Nel secondo caso, invece, si parla di interessi supplementari quando sono l’esito di un nuovo e differente credito. L’ultima situazione in cui tale procedimento è consentito è quando gli interessi supplementari sono il risultato di usi approvati e non contrari alla legge, e che non ce ne siano usi discordanti. In ogni caso è fondamentale che gli interessi siano irrisolti da almeno 180 giorni.
Il crimine di usura, invece, si colloca nel codice 644 e 644 bis del codice penale.
Il reato di usura rappresenta una pratica non legale attraverso la quale un privato o ente pubblico, come la banca, elargisce prestiti e crediti applicando interessi che superano le soglie prescite dalla legge, dette tassi di soglia.
Il tasso “soglia” è fissato tramite un calcolo che tiene in considerazione della media aritmetica dei tassi applicati, che varia in base al tipo di credito ed è stabilito basandosi sul valore del “Tasso Effettivo Globale Medio”, conosciuto con l’acronimo di TEGM.
Il tasso soglia è divulgato e curato dalla Banca d’Italia ed è soggetto a cambiamenti mediamente ogni tre mesi.
Qualsiasi tipologia di interesse che oltrepassa il tasso soglia si esplicita come usuraio, ed è sottoposto alle sanzioni pecuniarie e carcerarie contemplate per il crimine di usura.
Normalmente, nel momento in cui un soggetto che attua questo reato sia la banca, o un istituto di finanziamento, è prevista una pena pecuniaria di quasi 60.000 euro e la possibile reclusione che può arrivare fino a 20 anni, con istantanea interruzione della elargizione degli interessi, e il rimborso e la resa dei pagamenti incassati indebitamente.
L’anatocismo, più specificatamente l’anatocismo bancario, è comunemente equiparato all’illecito di usura.
Comunemente, sia tra le persone sia nei giornali, si parla di usura bancaria, visto che la procedura di un nuovo calcolo degli interessi su quelli già cessati o conclusi può provocare un aumento così grande da essere comparato con lo strozzinaggio.
Sussistono, in primis, delle differenze già nella natura giuridica dei due istituti, infatti l’anatocismo è disciplinato dal codice civile mentre il reato di usura è disciplinato dal codice penale.
Successivamente, anatocismo e usura si differenziano anche per la modalità in cui sono utilizzati nei confronti del soggetto passivo. L’anatocismo è la conseguenza di un’operazione matematica, nella quale l’illiceità può essere individuata dalla frequenza del ricalcolo. Mentre nell’usura l’interesse supplementare è applicato fin dal primo momento: infatti si serve delle necessità e bisogni del richiedente per poter pretendere somme maggiori rispetto al credito iniziale.
Viste le spiegazioni precedenti nel campo del diritto è utile sottolineare, concludendo, che, all’atto pratico, l’anatocismo e l’usura sono due figure totalmente distinte, sebbene nel campo bancario solitamente si usa il termine “tasso di usura” nel momento in cui il tasso inizialmente stabilito, per operazioni di ricalcolo, durante gli anni, oltrepassa il tasso di soglia.
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