Dati scoraggianti per il settore delle PMI.

Quando lo stato non aiuta le imprese, GMB Finance lo fa realmente offrendo i servizi adatti ad ogni esigenza. Da oltre dieci anni dalla parte delle PMI.
 

A due anni dall’inizio della pandemia purtroppo la situazione non sembra essere migliorata più di tanto, anche se adesso a portare le peggiori conseguenze al sistema produttivo, prenotazioni e voli annullati e persone che non riescono a lavorare, non sono i lockdown ma l’ingente quantità di soggetti finiti in quarantena. Il tutto ha effetti negativi sia nella vita delle famiglie che nelle imprese presenti su tutto il territorio italiano.
 
La nuova versione della Legge di bilancio, accordata alla fine della scorsa estate, si basava sul fatto che i vaccini sarebbero riusciti a far uscire lo stato italiano dalla situazione di emergenza. Infatti fu deciso che per il mese di dicembre si sarebbero interrotte le moratorie che, durante questi due anni, hanno rappresentato il vero aiuto per le imprese.
 
Dall’inizio del nuovo anno si teme una riduzione sulle garanzie per i prestiti indirizzati alle PMI e si calcola una diminuzione del 10% sui finanziamenti volti a fornire liquidità alle imprese. Inoltre si vocifera sull’immissione di una nuova commissione che deve essere saldata per ogni garanzia.
 
La scossa più forte avverrà in questi primi mesi del 2022. Emanuele Orsini, vicepresidente di Confindustria, ha segnalato una eventuale e imminente problematica, affermando che la maggior parte delle imprese, purtroppo, non potrà ricevere più gli aiuti promessi precedentemente. Ma vista la fine delle moratorie, sono stati messi in campo altri possibili sostegni e contributi per le aziende italiane? La risposta è no. Al momento, ciò che fa riflettere è che l’associazione bancaria non abbia pensato a nessuno strumento a supporto delle imprese, non tenendo conto della fine delle moratorie e delle sospensioni.
 
Un altro elemento non previsto dalla nuova legge di bilancio è la garanzia sugli interventi di ricostruzione: nel 2020, grazie al decreto liquidità, fu possibile richiedere un’assicurazione per i prestiti richiesti dalle imprese che volevano rinegoziare il proprio contratto, posticipando la data in cui il debito doveva essere saldato completamente e diminuendo la cifra delle rate. Questo poteva essere una vera soluzione per le imprese in seguito allo stop delle moratorie.
 
Purtroppo ci saranno aziende che non riusciranno a continuare a pagare le varie rate dei loro finanziamenti, e senza una vera garanzia nessuna di loro potrà richiedere ulteriori fondi.
 
Ciò che realmente manca, oggigiorno, sono i mezzi idonei ed efficienti per le attività produttive. La mancanza di questi mezzi in un momento di emergenza sanitaria mette in pericolo le varie attività di produzione, dando origine a preoccupazioni sia alle associazioni bancarie che alle associazioni di imprenditori.
A dare man forte a questa situazione difficile è anche la crescita progressiva dell’inflazione, come il rincaro dell’energia e del gas, le problematicità delle varie catene di forniture e il difficoltoso reperimento delle materie prime per avviare il sistema produttivo.
 
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