Decreto ingiuntivo per mancato pagamento del finanziamento: come difendersi dalla banca
Come presentare opposizione se si riceve un decreto ingiuntivo dalla banca per mancato pagamento delle rate del finanziamento.
Abbiamo avuto modo di vedere nel precedente articolo che nel caso in cui non vengano pagate le rate del finanziamento il debitore può incorrere in situazioni molto spiacevoli, con conseguenze anche dannose per il patrimonio personale. Se la banca notifica un decreto ingiuntivo ottiene un provvedimento esecutivo con il quale può pretendere dal debitore la restituzione delle somme. Dalla notifica del decreto ingiuntivo il debitore ha 40 giorni di tempo per opporsi, pena la possibilità di tutelare pienamente i propri diritti.
Decreto ingiuntivo per rate non pagate sul finanziamento: quali sono i motivi per presentare opposizione
L’opposizione al decreto ingiuntivo, ai sensi dell’art. 645 c.p.c., è quell’atto con cui il debitore contesta le richieste del creditore, ponendo in atto un processo nel quale le richieste del creditore dovranno essere confermate. Il debitore dovrà agire entro 40 giorni dalla notifica del decreto ingiuntivo presentando un ricorso per opposizione. I tempi sono quindi molto stringenti! Nel giudizio di opposizione il debitore, chiaramente, può chiedere al Giudice la revoca della provvisoria esecutorietà, e, in ogni caso, resta salva la possibilità di presentare opposizione all’esecuzione o ai singoli atti esecutivi.
Ma ci sono dei motivi per cui è possibile dichiarare la nullità del decreto ingiuntivo! Quando si riceve un decreto ingiuntivo da parte della banca è infatti bene verificare, come prima cosa, se sussistono motivi di nullità dello stesso, al fine di poter presentare opposizione nei tempi e modi previsti. La banca che notifica un decreto ingiuntivo deve anzitutto provare il proprio diritto di credito attraverso una prova scritta: dovrà produrre ed allegare agli atti del giudizio degli atti scritti da cui si possa evincere la prova e l’esistenza del credito vantato nei confronti del debitore. Nel caso del finanziamento, ad esempio, la banca dovrà quindi depositare un estratto conto dei pagamenti effettuati, autenticato ex art. 50 del T.U.B., dal quale evincere in modo preciso e dettagliato la situazione contabile finale del cliente e il mancato pagamento delle rate in questione. L’art. 50 del TUB prevede inoltre che l’estratto conto depositato sia vidimato con un certificato di conformità da un dirigente della banca il quale dovrà altresì dichiarare che il credito è vero e liquido. In corso di causa però la banca dovrà provare il proprio diritto di credito anche con documenti ulteriori e diversi dall’estratto conto, quali il contratto di finanziamento, redatto in forma scritta, e secondo quanto previsto dal Testo Unico Bancario.
Per comprendere se il contratto di finanziamento oggetto di decreto ingiuntivo presenta delle criticità finanziarie o se il decreto ingiuntivo è aggredibile per vizi formali, è fondamentale confrontarsi con degli specialisti in diritto bancario e finanziario ed esperti in negoziazione con le banche. Il primo passaggio è quello di affidarsi a degli specialisti in analisi della contrattualistica bancaria al fine di redigere una perizia tecnica sul contratto di finanziamento, per verificare la presenza di irregolarità quali usura o TAEG irregolare, e quantificare il reale saldo a debito o a credito nei confronti della banca. Successivamente i nostri legali specializzati in diritto bancario e finanziario andranno a contestare il credito opponendosi alle richieste della banca. Questo potrebbe consentire al debitore di prendere tempo e congelare fino a fine causa il proprio debito nei confronti dell’istituto bancario, e a volte può anche permettere di ribaltare completamente la posizione da debitore a creditore, abbattendo gli importi richiesti dalla banca. Laddove ci siano le condizioni e a seconda dei reali obiettivi del cliente, in corso di causa si può anche trattare un accordo bonario tra le parti che consenta di gestire il pagamento del debito reale in forma dilazionata.
La GMB Finance, con i suoi legali specializzati in diritto bancario e finanziario e un team di esperti analisti finanziari, può aiutarti a difenderti dalle pretese della Banca e presentare opposizione al decreto ingiuntivo.