Qual è la differenza tra concordato preventivo e accordo di ristrutturazione dei debiti?
Facciamo chiarezza tra i piani di rientro: ecco qual è la differenza tra concordato preventivo e accordo di ristrutturazione dei debiti.
Abbiamo già approfondito come, per concludere positivamente il risanamento dell’impresa dal fallimento, sia possibile ricorrere a soluzioni extragiudiziali negoziando piani di rientro in grado di evitare azioni cautelari ed esecutive e di alleggerire, allo stesso tempo, l’onere del debitore, tutelando le risorse finanziarie necessarie per il rilancio dell’azienda. Nell’ambito delle diverse strategie di ristrutturazione del debito bancario, è importante comprendere la differenza tra concordato preventivo e accordo di ristrutturazione dei debiti: facciamo chiarezza.
Il concordato preventivo
A differenza dell’accordo di ristrutturazione dei debiti, il concordato preventivo consente di gestire il risanamento del debito in maniera più flessibile, ma attraverso una procedura più complessa, più lunga e più costosa, che per certi versi si avvicina a quella fallimentare e che prevede un controllo più stretto da parte del Tribunale, che vigila sull’esecuzione del piano.
Il concordato preventivo prevede, infatti, una liquidazione del patrimonio non fallimentare concordata con tutti i creditori: la ristrutturazione dei debiti e la soddisfazione dei crediti possono essere concordate attraverso qualsiasi forma, anche “mediante cessione dei beni, accollo, o altre operazioni straordinarie”. A differenza dell’accordo di ristrutturazione dei debiti, il concordato preventivo assicura inoltre una protezione più lunga dalle azioni esecutive.
Altra differenza sostanziale, inoltre, è quella relativa alle spese procedurali: entro 15 giorni dal decreto di ammissione, infatti, il debitore deve depositare tra il 20% e il 50% delle spese stimate.
Ricordiamo che il concordato preventivo diventa l’unico strumento di risanamento della crisi percorribile quando le risorse finanziarie a disposizione sono inferiori al 40% dei debiti aziendali o l’accordo di ristrutturazione dei debiti non raggiunge il 60% dei consensi tra i creditori.
L’accordo di ristrutturazione dei debiti
A differenza del concordato preventivo, l’accordo di ristrutturazione dei debiti prevede una procedura più snella e più breve di risanamento del debito bancario, in cui il controllo del Tribunale è puramente formale – non esiste di fatto un controllo sull’esecuzione dell’accordo – e non entra nel merito come nel concordato preventivo. La possibilità di accesso a nuove risorse finanziarie è un altro punto a favore di questo efficace strumento per la risoluzione negoziale della crisi d’impresa.
In definitiva, per il risanamento del debito bancario è sempre opportuno affidarsi a professionisti specializzati nel recupero delle perdite finanziarie, in grado di suggerire le soluzioni extragiudiziali più idonee per risolvere la crisi e concludere accordi vantaggiosi con i creditori.