L’illegittimità della Commissione di Massimo Scoperto: ecco perché è una pratica scorretta
Analizziamo i profili di infondatezza e illegittimità della Commissione di Massimo Scoperto: ecco quando è illecita.
L’illegittimità della commissione di massimo scoperto è uno dei temi più ricorrenti nell’ambito del diritto bancario. Da anni si discute, infatti, sulla stessa legittimità di questa clausola che, di fatto, consente alle banche di superare il limite consentito dalla legge sui tassi di usura. Approfondiamo meglio questo tema scoprendo quali sono i profili di infondatezza e illegittimità della commissione di massimo scoperto.
Come funziona la Commissione di Massimo Scoperto
Come abbiamo già spiegato nel nostro approfondimento su cos’è la commissione di massimo scoperto, questa clausola è stata per lungo tempo inserita nei contratti di conto corrente bancario con o senza apertura di credito, come onere supplementare applicato alle aperture di credito concesse dalle banche nell’utilizzo dello scoperto di conto o in previsione della somma resa disponibile dall’intermediario. Per lungo tempo, quindi, gli istituti di credito hanno addebitato costi supplementari calcolati sul massimo saldo negativo registrato su base trimestrale, ovvero sulla somma più alta raggiunta dal correntista oltre il massimo stabilito nell’arco di un trimestre. Un onere che, in caso di scoperto, si somma agli interessi passivi, finendo anche per superare il tasso soglia di usura previsto dalla legge.
Commissione di Massimo Scoperto: perché è una pratica illegittima?
Come abbiamo visto, sono diversi i profili di infondatezza e illegittimità contestati alle commissioni di massimo scoperto. Il primo e più evidente è quello della sua mancanza di causa: diverse sentenze hanno infatti messo in evidenza come la commissione di massimo scoperto sia un onere del tutto ingiustificato semplicemente perché remunerato già dagli interessi passivi applicati allo sconfinamento del conto corrente. L’altro profilo di illegittimità della commissione di massimo scoperto nasce invece dalla sua indeterminatezza: anche qui, l’orientamento giuridico ha ampiamente riconosciuto che sono del tutto illegittime le commissioni di massimo scoperto che non indicano la base di calcolo né la soglia temporale minima entro cui si applicano.
Commissione di Massimo Scoperto: a chi rivolgersi
Naturalmente, ogni contratto bancario è a sé stante e per verificare la legittimità delle commissioni di massimo scoperto applicate è sempre opportuno rivolgersi ad esperti in diritto bancario e finanziario in grado di offrire una consulenza specializzata nel calcolo e nel recupero degli interessi illegittimi e delle perdite finanziarie.