Leasing immobiliare: come recuperare fino al 60% degli interessi corrisposti
Come ottenere il rimborso degli interessi pagati in eccesso nei Leasing immobiliari
Il Leasing immobiliare prevede che sia la finanziaria ad acquistare l’immobile, per conto dell’azienda utilizzatrice, per poi concederglielo in locazione per un determinato periodo di tempo a fronte del pagamento di canoni, generalmente mensili. Pagato l’ultimo canone l’utilizzatore può scegliere se liberare e restituire l’immobile oppure riscattarlo a fronte del pagamento di un importo predeterminato in contratto, detto valore di riscatto.
Potenziali interessi illegittimi in un contratto di leasing immobiliare
Come tutti i contratti bancari/finanziari, anche nei contratti di Leasing immobiliare si possono annidare delle irregolarità che, se correttamente evidenziate, possono portare alla contestazione di parte degli importi corrisposti a titolo di interessi ottenendo, così, la restituzione di tutti quelli pagati in eccesso che, talvolta, possono anche superare il 60% del totale. Tra le anomalie, riscontrabili nei contratti di leasing immobiliare le più diffuse sono l’usura e la pubblicità ingannevole.
Cosa succede se si evidenzia una delle due anomalie?
La contestazione nei confronti della banca dipende dalla particolare tipologia di anomalia che si è riscontrata. In particolare:
1. Se si verifica usura, e quindi se il tasso leasing supera la soglia prevista, in questo caso la clausola è nulla e non sono dovuti interessi ai sensi dell’art. 1815 del codice civile.
2. Se si verifica pubblicità ingannevole, e quindi se il tasso leasing indicato in contratto è più basso di quello reale, la clausola è nulla e il cliente potrebbe rimborsare il finanziamento al tasso minimo dei BOT a 12 mesi emessi nei 12 mesi precedenti la sottoscrizione del contratto, ai sensi dell’art. 117 TUB commi 6 e 7.