Mutuo non pagato e notifica del precetto: come difendersi
Mutuo e atto di precetto, le azioni a difesa.
Il mutuo per l’acquisto di un immobile è un finanziamento a medio-lungo termine garantito da ipoteca sull’immobile oggetto dell’acquisto. In funzione di ciò, salvo casi specifici, il contratto di mutuo ipotecario rappresenta un titolo esecutivo, vuol dire che al debitore moroso può essere notificato un atto di precetto senza che il creditore debba, prima, ottenere un decreto ingiuntivo. Da sottolineare che la morosità, per avviare le azioni giudiziarie, deve superare le sette rate non pagate, anche non consecutive, che consentono al creditore di far decadere il debitore dal beneficio del termine e richiedere il pagamento del debito residuo in un’unica soluzione.
Cos’è un atto di precetto?
Come già accennato in precedenti approfondimenti, l’atto di precetto non è altro che l’intimazione ad onorare il debito prima di passare al pignoramento del bene, che, nei mutui ipotecari, coincide, appunto, con l’immobile messo a garanzia. Trascorso il termine indicato per il pagamento, a saldo, dell’importo compreso di tutte le spese e gli interessi, ove non si raggiungesse un nuovo accordo, il creditore potrà proseguire con il pignoramento e la conseguente vendita all’asta del bene.
Che fare alla ricezione di un atto di precetto?
Per contestare un atto di precetto, o prepararsi ad opporsi al pignoramento, è imperativo ritirare l’atto per prendere visione del contenuto e farlo analizzare da esperti in diritto bancario alla ricerca di eventuali errori formali o altri vizi che possono addirittura invalidare il debito. Opponendo le giuste motivazioni all’atto, se accolte dal giudice, esse sospenderebbero il procedimento di esecuzione forzata ottenendo, quanto meno, tempo utile per avviare una negoziazione col creditore e, così, proporre un accordo transattivo.
Azioni a difesa del precetto
Ovviamente meglio anticipare le mosse del creditore e cercare di intervenire al primo segnale di allarme, cioè non appena ci si rende conto di non poter onorare gli impegni presi, vuol dire, in sostanza, appena ci si rende conto di arrivare in affanno al pagamento della rata. Prevenire l’insolvenza consente di affrontare il problema con maggiori possibilità di successo. Occorre rivolgersi subito ad esperti in analisi finanziaria e diritto bancario per far analizzare tutti i documenti del contratto di mutuo; questa mossa renderà possibile ricostruire correttamente la storia del finanziamento e identificare eventuali anomalie. Non è raro che si possano evidenziare delle irregolarità contrattuali (si pensi, ad esempio, ai tassi in usura o alla indeterminatezza degli stessi) per cui potrebbe essere possibile avviare un’azione nei confronti della banca mettendo in discussione l’importo del debito ed avviare una trattativa che sfoci in un nuovo e più favorevole accordo.
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