Piano di rientro per le aziende in crisi
GMB Finance offre l’opportunità di istituire la giusta alleanza tra creditore e debitore per diminuire i possibili rischi del recupero crediti.
L’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 ha innescato un aumento drastico del numero di soggetti insolventi che non riescono a saldare le somme dovute entro le date pattuite precedentemente alla pandemia, facendo accrescere ancora di più la crisi economica.
Di conseguenza, le imprese sono obbligate ad adoperare espedienti per poter contenere le conseguenze dovute al fatto che i debitori non riescono più ad effettuare nessun pagamento.
Uno degli strumenti utilizzati dalle imprese è il piano di rientro rateale, il quale permette di poter diminuire i pericoli e gli interrogativi del recupero crediti.
La situazione della pandemia ha reso questo strumento quasi indispensabile per le varie aziende, per questo motivo la stesura del piano di rientro deve essere svolta da un consulente esperto, per non incappare in eventuali problemi nati dai mancati pagamenti da parte degli insolventi.
Il piano di rientro rateale non deve rappresentare tutto il debito, ma anche soltanto una parte di esso, conseguenza del fatto che per via dell’emergenza sanitaria la maggior parte delle aziende versa in uno stato di problematicità finanziaria ed economica.
Questo strumento può essere visto solo sotto una luce positiva visto che permette all’azienda creditrice di ricevere una rimunerazione, anche se rateizzata o se a stralcio, anziché iniziare una causa per poter recuperare il credito che avrà senza dubbio oneri e perplessità.
Il piano di rientro diventa una soluzione obbligata per le aziende creditrici, come le banche e gli istituti di credito, anche perché le varie normative introdotte per l’emergenza sanitaria hanno spinto queste ultime ad accettare i piani di rientro degli insolventi che si trovano in difficoltà, visto che ottenere i crediti in via giudiziale diventa molto arduo.
Difatti il Decreto Rilancio posticipa i pignoramenti nei confronti dei terzi, ed ha sospeso i pignoramenti degli immobili, se rappresentano il luogo dove soggiorna quotidianamente il debitore.
Mentre il Decreto Cura Italia annuncia che il rispetto delle restrizioni imposte per il contenimento può rappresentare il motivo di esclusione della responsabilità del debitore, sostanzialmente anche per una probabile penale collegata ad un ritardo o un mancato di un adempimento.
Per di più, una nuova tendenza giurisprudenziale, che sta avendo sempre più consensi, afferma che i creditori dovrebbero obbligatoriamente prendere in considerazione un eventuale offerta di negoziazione, proposta dall’insolvente, riguardante le date entro le quali le obbligazioni devono essere adempiute.
Il rateizzare un pagamento non sempre è una proposta negativa, anzi, la maggior parte delle volte è una ragione più che positiva per diverse ragioni. La vera ragione è che grazie alla dilazione di un pagamento si può preservare e tutelare il rapporto commerciale tra il creditore e il debitore.
È controproducente e rischioso sia redigere un piano di rientro del debito in modalità autonoma sia colloquiare direttamente e senza intermediari con l’insolvente; ciò può mettere in pericolo la possibilità di trovare un accordo bonario che sia sostenibile nel tempo per il debitore.
Infatti qualsiasi piano di rientro deve essere verificato, controllato e redatto con il sostegno e l’appoggio di un consulente specializzato, il quale potrà programmare un giusto concordato per entrambe le parti.
Per richiedere una adeguata assistenza e una consulenza gratuita ricorri a GMB Finance, che da oltre dieci anni si occupa di stilare eccellenti piani di rientro per le aziende e per i privati: sarai seguito e affianco da un team di professionisti pronti ad offrirti ciò che desideri.
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