Revoca del fido: scopriamo cosa fare
Scopriamo cosa fare in caso di revoca del fido: ecco come difendersi da una revoca dell’affidamento e a chi affidarsi in caso di abuso.
La legittimità della revoca del fido bancario è uno dei temi più discussi nell’ambito del diritto bancario. L’imposizione al correntista del rientro immediato dell’affidamento bancario, o la revoca del fido ingiustificato e immotivato sono da lungo tempo oggetto di dibattito sulla buona condotta di banche e istituti di credito. Chiariamo, allora, cosa fare in caso di revoca del fido.
La correttezza della revoca degli affidamenti bancari
Come abbiamo già affrontato nel nostro approfondimento su cos’è la revoca degli affidamenti bancari, in presenza di gravi e giustificati motivi - come inaffidabilità o insolvenza – la banca può decidere di applicare unilateralmente, e in qualunque momento, la revoca della concessione del fido bancario. In questo modo, il correntista si trova esposto di fronte all’onere di restituire con effetto immediato le somme utilizzate, in un’unica soluzione.
Un provvedimento che spesso è oggetto di contestazione da parte dei correntisti, e sul quale da tempo se ne discute la correttezza. Il diritto di revoca del fido bancario, infatti, quando esercitato in maniera univoca e arbitraria, senza preavviso o senza alcuna motivazione legittima, può rappresentare un vero e proprio abuso.
Quando la revoca del fido è consentita e quando non lo è
La revoca del fido è legittima quando giustificata e applicata nel rispetto dei principi di diligenza, correttezza, ragionevolezza e buona fede. Inoltre, la revoca dell’affidamento bancario deve essere notificata con un preavviso di almeno due settimane prima della data di rescissione ed è sempre necessaria l’indicazione di una giusta causa di recesso. È invece illegittima la revoca del fido immotivata, immediata, senza comunicazione e senza preavviso.
Revoca del fido: cosa fare?
A questo punto non resta che capire cosa fare in caso di revoca del fido bancario. Se il provvedimento è giustificato ed è stato applicato dalla banca nelle modalità previste dalla legge, il debitore può comunque ricorrere ad un accordo bonario con l’istituto di credito, proponendo un piano di rientro.
Se invece la revoca del fido è illegittima e non giustificata, è possibile opporsi al provvedimento ricorrendo all’Arbitro Bancario Finanziario per una risoluzione stragiudiziale o avviare una vera e propria causa per abuso del diritto di revoca del fido bancario dinanzi al giudice.
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