Se nel tuo contratto di leasing vi sono delle irregolarità potresti aver diritto ad un rimborso dalla tua banca.
Se non riesci più a pagare le rate del tuo leasing o hai già ricevuto un decreto ingiuntivo, un precetto o un pignoramento, e devi restituire il bene locato, possiamo aiutarti a trovare una soluzione per le tue specifiche esigenze!
Per la nostra esperienza 2 contratti su 3 sono irregolari, ed è possibile ottenere fino a €80.000 ogni € 120.000 erogati!
Leasing
Traguardi raggiunti
Verificarlo
è semplice!
Ti diamo la possibilità di richiedere uno studio di fattibilità gratuito.
Studio di fattibilità gratuito
Dovrai solamente inviarci:
- il tuo contratto di leasing;
- il piano di ammortamento;
- la tua situazione debitoria.
Perizia tecnica e negoziazione
Dopo aver ricevuto mandato da parte tua procederemo con una perizia tecnica e contatteremo la tua banca per discutere un accordo bonario.
Contenzioso giudiziale
Se non si trova un accordo bonario con l’Istituto, o se c’è l’esigenza di presentare un’opposizione ad un’azione legale subita, i nostri avvocati si occuperanno di gestire il contenzioso nei confronti della banca.
Non hai
i documenti?
Non preoccuparti, ci pensiamo noi gratuitamente a richiederli alla tua banca. È possibile richiedere un rimborso su contratti chiusi fino a 10 anni fa!
Ecco come funziona
Se nel tuo contratto di leasing vi sono delle irregolarità potresti aver diritto ad un rimborso dalla tua banca.
In Italia la Corte di Appello e Cassazione si è pronunciata più volte a favore dei clienti che avevano sottoscritto leasing illegittimi. Le costanti anomalie che si riscontrano sono dovute all’applicazione di tassi usurari, o alla mancata o inesatta indicazione del Tasso Leasing (Tasso Interno di Attualizzazione). Le Istruzioni di Banca d’Italia sulla Trasparenza del 25 luglio 2003 specificano che nelle operazioni di leasing finanziario deve essere indicato Tasso Interno di Attualizzazione, vale a dire “quel tasso per il quale si verifica l’uguaglianza tra costo di acquisto del bene locato (al netto delle imposte) e valore attuale dei canoni e del prezzo del prezzo dell’opzione di acquisto finale (al netto delle imposte), contrattualmente previsti”. Il Tasso Interno di Attualizzazione, da un punto di vista matematico, è calcolato tramite la formula del T.I.R. (Tasso Interno di Rendimento), ed è quindi un tasso effettivo che segue le regole di capitalizzazione composta. Differentemente il TAN segue le regole della capitalizzazione semplice. Il Tasso Interno di Attualizzazione varia in base alla periodicità dei canoni, e aumenta al crescere delle scadenze periodiche infra-annuali. È per tali ragioni che non è possibile equiparare il Tasso Leasing al Tasso Annuo Nominale (TAN).
Solo se il soggetto che sottoscrive il leasing è un consumatore l’Istituto è obbligato ad indicare anche il TAEG.
Se un contratto di leasing riporta un Tasso Interno di Attualizzazione inferiore a quello reale, si fornisce una informazione alterata e distorta al cliente, dal momento che nella realtà sta sottoscrivendo un contratto con un tasso più alto rispetto a quello indicato nel contratto. In base all'art. 117 T.U.B., commi 6 e 7, qualora l’intermediario indichi un tasso più sfavorevole di quello pubblicizzato sul contratto, la clausola è nulla e il cliente può rimborsare l'intero finanziamento ai tassi BOT dell’epoca (ricordiamo che i Buoni Ordinari del Tesoro rappresentano i tassi con cui si indebita la Repubblica Italiana). Anche la sentenza del 16 aprile del 2018 della Corte di Appello di Torino conferma chiaramente che in tale caso si concretizza una violazione dell’art. 117 del T.U.B. e che quindi la sanzione prevista deve essere quella indicata dai comi 6 e 7. In tale caso l’Istituto, quindi, ai sensi dell’art. 117 del T.U.B., dovrà corrispondere al cliente la somma derivante dalla differenza tra il canone contrattualizzato al tasso leasing ed il canone ricalcolato al tasso BOT (quest’ultimo generalmente inferiore del 70%-80%), mentre per quanto concerne i canoni futuri essi dovranno corrispondersi non più al tasso contrattualizzato bensì al tasso BOT.
Da un campione di oltre 5.000 leasing analizzati, due leasing su tre risultano irregolari per pubblicità ingannevole, in quanto la banca aveva indicato un Tasso Leasing irregolare.
Se nel tuo leasing sono presenti tali criticità, potresti richiedere:
- la restituzione degli interessi pagati in eccesso;
- la rivalutazione degli interessi già corrisposti;
- la riduzione dei canoni futuri.
Se invece non stai pagando regolarmente il tuo contratto di leasing, la banca, dopo aver applicato gli interessi di mora, potrebbe risolvere il contratto ed invocare la decadenza dal beneficio del termine. Qualora l’utilizzatore non provvedesse al pagamento di quanto richiesto, il concedente (l’Istituto) potrà notificare un decreto ingiuntivo per ottenere un titolo esecutivo.
In tutti questi casi la perizia tecnica può essere lo strumento più idoneo per concludere una trattativa con la banca oppure il mezzo da utilizzare per opporsi ad un decreto ingiunto, anche provvisoriamente esecutivo, qualora vi sia l’incertezza del credito della Banca. Se si presentano queste situazioni, GMB Finance può riuscire a:
- proteggere legalmente il tuo patrimonio;
- trovare un accordo con la tua banca;
- ristrutturare il debito con dei canoni più adeguati;
- rimettere in bonis il tuo contratto per evitare segnalazioni in centrale di rischi.
Verificare la regolarità del tuo contratto di leasing è semplice, e ti diamo la possibilità di richiedere uno studio di fattibilità gratuito e senza impegno. Dovrai solamente inviarci:
- il tuo contratto di leasing;
- il piano di ammortamento;
- la tua situazione debitoria.
In pochi giorni il nostro team di analisti finanziari eseguirà un’analisi preliminare, gratuita e non vincolante, volta alla verifica di dette criticità, e un nostro consulente ti contatterà per illustrarti le eventuali irregolarità rilevate e l’ammontare del rimborso che è possibile richiedere.
Dopo aver ricevuto mandato da parte tua i nostri analisti procederanno con una perizia tecnico - finanziaria: si tratta di un dossier elaborato in cui vengono messi in evidenza tutti gli elementi di mala gestio della banca, in violazione alle norme primarie e secondarie. Sulla base dei risultati ottenuti dalla perizia, GMB Finance provvederà a redigere una lettera di reclamo, che verrà inviata all’ufficio preposto dell’Istituto, avviando così la fase di negoziazione e trattativa stragiudiziale, finalizzata ad ottenere un accordo bonario con l’Intermediario. Se il contratto invece non è pagato regolarmente, o se c’è già un’azione esecutiva dell’Istituto per i canoni insoluti, allora i legali della GMB Finance provvederanno ad avviare una strategia personalizzata fatta su misura te. Potranno prendere contatti con la banca per sondare il terreno per un accordo bonario realizzato sulla base delle tue specifiche esigenze, proporre una trattativa a saldo e stralcio della posizione, verificare una possibile ristrutturazione del debito, avviare un’azione legale in prevenzione o, se necessario, predisporre l’opposizione per un’azione esecutiva. A seconda dei tuoi obiettivi e delle reali possibilità di successo, si valuteranno tutte le soluzioni percorribili in modo da scegliere il percorso più in linea con le specifiche esigenze.
Qualora la trattativa non dovesse andare a buon fine o la banca rigettasse il reclamo, procederemo con la Mediazione Civile obbligatoria. Tale procedura è stata introdotta dal D.lgs 28/2010, avente carattere di procedibilità giudiziaria, ed ha l’obiettivo di trovare una soluzione stragiudiziale di fronte ad un Organismo di Mediazione autorizzato dal Ministero della Giustizia.
Nel caso in cui non si dovesse addivenire ad una definizione bonaria in sede di Mediazione, i professionisti della GMB Finance, insieme ai propri legali specializzati in diritto bancario e finanziario, si occuperanno di incardinare una causa civile ordinaria, e seguiranno il cliente in tutte le fasi del contenzioso.